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Il Piceno

Comune di Ripatransone

  Cavallo di Fuoco

Parte integrante della Festa dell'Ottava di Pasqua organizzata ogni anno in onore della Madonna di Loreto detta "di San Giovanni", è un'antica manifestazione folcloristico-pirotecnica, unica in Italia nel suo genere, denominata "Cavallo di fuoco".

Nel racconto dell'Incoronazione dell'Immagine del lO maggio 1682 si legge: "poscia (dopo la processione ed i fuochi) il maestro che lavorò i fuochi, che fu chiamato da Atri, cavalcò un cavallo, che era tutto ripieno di fuochi artificiali, con il quale girò più volte la piazza buttando sempre raggi ed altre bizzarrie, composte di bitume e altre simili materie incendiarie. Pareva giusto un Plutone quando sopra un cavallo di fuoco usci dal Monte Vesuvio a rapire la figlia di Cerere".

Il 1682 può essere considerato quindi l'anno di nascita del "Cavallo di fuoco".
Ma un accenno preciso alla manifestazione come spettacolo si ha nel 1761. Il cronista Doroteo Spina, parlando della Festa dell'Ottava di Pasqua di quell'anno, annota che la sera del sabato furono "cantate le litanie in musica forestiera, terminate che furono le litanie, vi furono i fuochi artificiali, che andiedero famosamente, e vi fu di più anche un Cavallo di Fuoco Artificiato, caminando e girando per la Piazza, e andando sbarando con...(?) standovi sopra a cavallo Pietro Marezi senza alcun timore, con meraviglia di tutto il popolo per la prima volta".

Poiché la manifestazione pirotecnica è stata sempre abbinata alla processione dell'Ottava di Pasqua e non a quella del mese di maggio, forse è più esatto considerare la seconda data il "natale" del "Cavallo di fuoco".

Fino ai primi decenni del 20° secolo, il "cavallo" era costituito da una sagoma di legno rivestita di latta. Durante lo spettacolo era portato in giro per la piazza, a spalle, da un uomo ben robusto, che si proteggeva con tela di sacco bagnata, e da altri due che lo sorreggevano per la testa; data la presenza delle persone, i fuochi non erano grandiosi. Attualmente è di struttura metallica, poggia su di un sostegno avente due ruote gommate, ed è trainato da alcune persone munite di tute casco; i fuochi sono grandiosi e durano circa mezz'ora.

Lo spettacolo si svolge nelle centralissime Piazze Condivi e Matteotti gremite di gente, con inizio alle ore 21. Preceduto dal suono de11a banda e da quello dei campanacci, proveniente da Largo Speranza, tra la folla che gremisce le due piazze, compare il "cavallo", alto, maestoso, tutto adorno di micce, petardi, girandole. Compiuto un primo giro senza colpo ferire perché ancora spento, ad un tratto, emettendo sibili terrificanti, si incendia la coda ed inizia cosi il vero spettacolo. Ogni anno è la diretta partecipazione della folla (sempre più numerosa e sempre di più composta da giovani, provenienti dalle Marche, dall'Abruzzo e da atre Regioni), che rende particolarmente viva ed entusiasmante la manifestazione folkloristico-pirotecnica, che sta diventando sempre di più lo "spettacolo dei giovani", che da qualche anno la sera precedente organizzano "la veglia del cavallo".

Dal 1976 la spesa è sostenuta dalla Banca di Ripatransone di Credito Cooperativo, mentre alle altre iniziative provvede la Confraternita della Madonna di San Giovanni..

Ottava di Pasqua (la domenica successiva alla Pasqua) - ore 21.00

 
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