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Il Monumento
 
 
Dove si trova
 
Grotta di Gimigliano
Il Piceno

Comune di Venarotta

  Grotta di Gimigliano

Presso una rupe tufacea di Gimigliano, nell’aprile - maggio 1948, la Madonna Addolorata per 25 volte apparve ad una fanciulla tredicenne, Anita Federici.
Il messaggio era triste ed accorato: “Si commettono tanti, troppi peccati, e ogni giorno. Pregate per la conversione dei peccatori! Pregate per la conversione della Russia! Pregate per il papa e per il clero! (...) Non voglio rimanere mai sola in questo tratto di roccia”
Oltre ad Anita Federici vi furono a Gimigliano numerosi altri veggenti secondari. Infatti i dossier dell’archivio della curia vescovile di Ascoli e della parrocchia di Gimigliano registrano 564 veggenti dagli 8 ai 70 anni di cui 261 uomini e 303 donne soprattutto del centro-Italia e appartenenti alle più diverse categorie sociali. Le loro testimonianze furono quanto mai varie per la forma e il
luogo delle apparizioni avvenute negli stessi giorni e nelle stesse ore.
Migliaia poi furono i pellegrini che videro segni particolari nella rupe e nel cielo, soprattutto il grande segno della roteazione del sole preannunciata dalla veggente protagonista per il 18 maggio alle ore 5,30, e ripetuta il 19 e 23 maggio, ultimo giorno delle apparizioni.
Malgrado il parere negativo dell’autorità ecclesiastica, un comitato d’iniziativa popolare eresse una cappella addossata alla roccia delle apparizioni, la quale, dopo il terremoto del 1972, fu lasciata nel più squallido abbandono.
 
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