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Quintanaro Moderno
Il Piceno

Comune di Ascoli Piceno

  La Quintana

La Quintana, dal 1982 leader nazionale nel campo delle rievocazioni storiche, con i suoi 1200 figuranti ed i cavalieri giostranti è un momento di autentica ascolanità. E' la rivisitazione, anzi, la riappropriazione, delle radici culturali più intense e vissute.
All'ombra delle sue torri, nell'incantevole scenario del Centro Storico, il secondo sabato di luglio (in notturna) e la prima domenica di agosto va in scena la Quintana.
Preceduti dal suono delle chiarine, dal rullio dei tamburi e tra lo sventolio delle bandiere, i figuranti tornano ad indossare i ricchi costumi di velluto e broccato ed Ascoli rivive la sua medievalità. Diviso nei sei sestieri cittadini (Porta Romana, Porta Maggiore, Porta Solestà, Piazzarola, Porta Tufilla e S. Emidio) e con le rappresentanze dei Castelli legati ad Ascoli, il corteo avanza per le vie del centro con il caratteristico passo scandito dal rullare dei tamburi.
E' aperto dallo stesso sindaco in carica. Il primo cittadino, Magnifico Messere della Quintana, in un elegante costume d'epoca è seguito dalle Magistrature che sono rappresentate dagli stessi assessori comunali in carica e dai rappresentanti della Provincia, della Regione Marche e della Camera di Commercio, senza dimenticare i rappresentanti di arti e mestieri.
Una singolarità questa che non trova riscontro in altre rievocazioni. Come su una naturale passerella, procedono regali le splendide dame, insieme ai cavalieri, agli armigeri ed a tutto il popolo quintanaro, tra lanci di bandiere e gonfaloni portati con orgoglio ad annunciare il cavaliere giostrante. Infine il campo di gioco dove ci si attesta, agli ordini del Mossiere, davanti alle autorità. Ed è a questo punto, con la spettacolare "sciamata", che entrano di nuovo in campo per l'esibizione collettiva gli sbandieratori (tra di loro ve ne sono alcuni che hanno vinto anche l'Olimpiade della Bandiera e i Campionati Italiani) che scagliano in cielo i loro drappi con lanci che stupiscono gli spettatori per la loro esecuzione. Poi, secondo l'ordine stabilito dal sorteggio, i cavalieri iniziano la gara. Tre tornate con nove assalti al saracino.
E' il momento della verità, lungo il difficile percorso ad otto. Sono attimi di fortissima tensione. Ogni cavaliere getta il cuore al di là di quel fantoccio che rappresenta il saracino.
Per tre tornate esiste solo la vittoria e l'urlo della folla che incoraggia i cavalieri.
Poi la proclamazione del vincitore al quale il Magnifico Messere consegna il palio, un drappo di velluto che ogni anno viene affidato alla realizzazione di un notissimo artista nazionale. E' una autentica opera d'arte che farà bella mostra di se durante il ritorno e poi nella sede del sestiere.
Lentamente il corteo si ricompone. Vinti e vincitori hanno consumato il rito della Quintana ma il vero, unico, vincitore è Ascoli!
 
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