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Teatro Serpente Aureo
Il Piceno

Comune di Offida

  Teatro Serpente Aureo

Le notizie riguardanti l’esistenza di un vecchio teatro all’interno del Palazzo Comunale, ci sono fornite da un documento dell’Archivio Storico Comunale del 16 Ottobre 1819. In tale documento sono riportate anche le notizie riguardanti l’attuale Teatro Serpente Aureo. Si sa che prima del 1768 esisteva, in una sala del Palazzo Comunale (sala consiliare), un palcoscenico a "guisa di teatro", costruito "senza distinzione di ceto". Proprio "per riparare", così recita il documento, a questo inconveniente, il giorno 8 Luglio 1768, fu accolta la proposta di Paolo Cipolletti e Gaetano Castellotti consistente nella realizzazione di un teatro in legno con un palcoscenico e 29 palchetti in giro di tre ordini, da dislocarsi al posto di quello esistente. Tale progetto prevedeva solo il primo ordine in muratura. La spesa doveva essere a carico dei “particolari” (privati) e nulla doveva essere pagato dalla Comunità. In cambio dell’uso della sala si concedeva al Pubblico Consiglio (al Comune) il godimento del palco di mezzo. I "particolari" dovevano entrare in possesso dei palchi pagando una somma pari a scudi otto ciascuno. Ben presto, così continua il documento, tale teatro, completato nel 1771, risultò troppo piccolo e molte famiglie nobili rimasero senza palco; inoltre, la platea era insufficiente a contenere il pubblico delle classi inferiori ed essendo poi il primo ordine troppo basso, gli spettatori della platea stavano troppo a contatto con quelli dei palchetti. Immagine panoramica del'interno del Teatro Serpente Aureo Panoramica Interna del Teatro Serpente Aureo Comunque, malgrado questi difetti, il teatro rimase tale fino al 1820. La necessità di cambiarlo fu però sempre sentita ed infatti, nel Consiglio del 21 Ottobre 1801, Paolo Cipolletti venne incaricato di provvedere per la realizzazione di un nuovo teatro, modificando pertanto quello già esistente. Il sig. Cipolletti fece allora progettare il disegno del teatro all’architetto Pietro Maggi. Tale progetto, consistente in una nuova costruzione da dislocarsi presso il cortile di "tramontana" per la somma di 900 scudi, venne approvato nella seduta consiliare del 15gennaio 1802. Non trovandosi però alcuno disposto ad eseguire il lavoro per tale somma, si pensò di rimandare a migliore tempo la costruzione. Capitò, nel contempo, in Offida proprio il suddetto architetto (Pietro Maggi) il quale fece presente ai signori del luogo che si poteva in ogni caso modificare in meglio il teatro già esistente per una spesa di scudi 10 a palco. Nel frattempo alcuni "particolari" (privati) riuscirono a trovare un "intraprendente" imprenditore disposto a costruire il nuovo teatro secondo il progetto del Maggi. Così nel 1820, su progetto dell’architetto, iniziò la costruzione del teatro nei pressi, appunto, del cortile a "tramontana" del Palazzo Comunale. L’attuale Teatro Serpente Aureo, rimodernato nel 1862, è un vero gioiello di concezione barocca di tipo a boccascena o, come comunemente si suole dire, (all’italiana), con schema a "ferro di cavallo”. Non ha una facciata propria e l’ingresso è posto sotto il portico del Palazzo Comunale. Attraverso un atrio adornato con statue rappresentanti quattro Muse, si entra nella sala formata da 50 palchi in giro di tre ordini con loggione e platea. Immagine della volta del Teatro Serpente Aureo dipinta da Alcide Allevi Volta dipinta da Alcide Allevi Essa è decorata con stucchi ed intagli dorati su fondo verde, opera di G. Battista Bernardi, offidano (sec. XVIII-XIX). La volta, raffigurante Apollo e le Muse, venne dipinta da Alcide Allevi (1831-1893). Attorno, otto medaglioni raffigurano i più illustri autori della lirica e della prosa. Il tutto è dominato da un artistico lampadario con globi di cristallo. Sul palcoscenico si conserva ancora il vecchio sipario con dipinta la leggenda del mitico Serpente d’Oro. Varie le modifiche strutturali succedutesi nel 1900. Nel Novembre del 1907 veniva sostituito l’impianto dell’illuminazione a gas con quello elettrico; nel 1922, su progetto dell’ing. G. Condio, si procedeva all’abbassamento della platea; tra il 1928 e il 1930 venivano effettuati, dall’ing. Rossini, lavori di consolidamento; nel 1950 un palco veniva utilizzato a cabina per le proiezioni cinematografiche; nel 1954 veniva ristrutturata la pavimentazione e il teatro veniva dotato di un impianto di riscaldamento. Nel 1991 hanno avuto inizio alcuni lavori di adeguamento dei servizi e degli impianti, terminati nel 2002 con la riapertura del teatro. Attualmente la struttura viene utilizzata per le manifestazioni culturali e per i Veglionissimi di Carnevale.
 
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